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Niccolò Fabi, in uscita nuovo album ‘Meno per meno’

I brani sono stati ideati per l'esibizione del 2 ottobre scorso all'Arena di Verona e celebrano i 25 anni di carriera dell'artista

di Claudio Maddaloni,

Due energie negative possono generarne una positiva, perché “meno per meno fa più”. Così Niccolò Fabi spiega il titolo del suo nuovo album, in uscita il 1° dicembre in doppio vinile, cd e digitale, ‘Meno per meno’. Un disco che racchiude dieci brani, di cui quattro inediti, pensati per l’esibizione del 2 ottobre scorso all’Arena di Verona, e che celebra i 25 anni di carriera dell’artista. Con un tocco in più, l’inserimento dell’orchestra diretta dal maestro Enrico Melozzi. “La scelta delle canzoni su cui lavorare – racconta Fabi in un video di presentazione del progetto – non è stata semplice, perché più o meno tutto il mio repertorio si prestava a quel tipo di orchestrazione. Poi c’era la questione se ci fosse qualche canzone nuova da orchestrare”. Per quanto riguarda le canzoni nuove, “non è facile far rimanere l’ispirazione sempre lucente. Ne avevo solo quattro, ‘Andare oltre’, ‘Di aratro e di arena’, ‘L’uomo che rimane al buio’ e ‘Al di fuori dell’amore'”. In questo lavoro c’è tanto dell’uomo e dell’artista Niccolò Fabi, che presentandolo a Milano spiega: “Non essendoci unità temporale nella scrittura di queste canzoni, alcune sono vecchie altre nuove, mi sembrava che il titolo dovesse riferirsi a uno stato d’animo musicale, dolente, di introspezione. Avendo la speranza che l’effetto finale di questa malinconia in musica non generasse ulteriore malinconia nell’ascoltatore, ma al contrario potesse dargli conforto. Perché la malinconia può sublimarsi in una catarsi e da due spinte ‘negative’ ne può scaturire una positiva”.

È presto, per l’artista, per parlare di un futuro album di inediti: “Le ispirazioni migliori secondo me le abbiamo da giovani. La prima canzone che ho scritto è del 1980 e mi rendo conto che in alcuni momenti la musica continua a essere necessaria. Si può fare altro mentre ascolti la musica, è una cosa difficile da fare con altre forme d’arte. Dopo tanti anni che guardo la vita in quel modo speciale di chi vorrebbe subito trasformarla in canzone, mi rendo conto che negli ultimi tre o quattro anni erano solamente queste quattro canzoni ad aver raggiunto quello che volevo”. Una “ricerca della perfezione” che Fabi non vuole abbandonare: “In generale la quantità di sfumature che un uomo anziano ha nel guardare la storia che vive, avrà sempre più difficoltà nell’entrare in 4 minuti e mezzo di canzone. Bisogna sintetizzare e si rischia di diventare banali. So che arriverà il momento della mia vita in cui dovrò prendere il coraggio e scrivere un libro, ma ho molto rispetto della letteratura e non ho ancora trovato il coraggio di farlo”. Per quanto riguarda le canzoni, invece, “la mia sensazione è sempre che il nuovo disco sia l’ultimo. Poi quando arriva un’ispirazione e una bella canzone è un momento bellissimo, che ti dà una breve sensazione di immortalità, per quei 5 secondi sento di aver compiuto la mia missione sulla Terra. Ed è una sensazione che il 95 per cento delle volte provo da solo. E sento ancora voglia di provarci”.

Ora parte il tour di promozione del disco, un incontro con i fan diretto, senza filtri, in giro per l’Italia in 11 città. Ad aprile e maggio è invece previsto il tour vero e proprio, nei principali teatri italiani, accompagnato dall’Orchestra Notturna Clandestina diretta da Enrico Melozzi. Di nuovo davanti al suo pubblico, del quale rivela di amare più gli applausi iniziali che il lungo tributo finale ai concerti: “L’applauso prima per me ha un significato molto più grande, mi racconta l’impatto che ho avuto nella vita delle persone. È come se in quell’applauso ci fosse un grazie per tutte le volte che gli sono stato accanto”.

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