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Niente estradizione ex Br, Della Rocca: “Sono ferito e amareggiato per questa sentenza della Francia, sono stati offesi l’Italia e gli ideali di democrazia”

«Sono amareggiato, costernato e risentito per questa sentenza della Cassazione francese che è un’offesa all’Italia e agli italiani, un’offesa agli ideali di democrazia. È una vergogna che non ha fondamento giuridico. Io e la mia associazione facciamo appello al ministro Nordio affinché la giustizia italiana intervenga». Roberto Della Rocca, presidente dell'Associazione italiana vittime del terrorismo, non trattiene la rabbia per la sentenza della Corte di Cassazione sull'estradizione dei dieci ex delle Brigate Rosse rifugiati in Francia dopo gli «anni di piombo».

Un no che ha lasciato senza fiato quanto oggi speravano in un segnale di giustizia. Nel febbraio del 1980, a 32 anni, Roberto Della Rocca, all'epoca capo del personale di uno stabilimento Fincantieri, fu ferito gravemente a una gamba in un agguato terroristico sotto casa sua da un comando delle Br. 

«La sede del vostro giornale, Torino, così come Genova, sono state flagellate dalla furia delle Brigate Rosse. Oggi questa decisione fa male, fa male perché dopo l’ultimo no all’estrazione di cui non entro nel merito perché ritengo siano stati lesi principi fondamentali giuridici, oggi speravo, speravamo in tanti. Invece nulla. Questo è un colpo di spugna totale che affonda le radici nel teorema Mitterand che è un duro colpo al corso della democrazia, al suo ideale».

Questa «dottrina» prende il nome del presidente socialista francese ed è diretta a non concedere l'estradizione a persone imputate o condannate, in particolare italiani, ricercati per atti di natura violenta d'ispirazione politica. 

«Il caso di Cesare Battisti faceva sperare in un’estradizione che potesse portare al compimento di un iter di giustizia, ma oggi la Francia ha ostacolato questo processo e provate a pensare se fosse successa una cosa simile dopo la strage al Bataclan. Se noi italiani dessimo rifugio in Italia, senza estradizione, i responsabili di un fatto di sangue del genere, cosa penserebbero di noi i francesi? Qui stiamo parlando di vittime, di attentati, di sangue. Come italiano mi sento offeso e costernato, è un giorno buio».