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"Non possiamo più fare a meno di un impianto". Gestione rifiuti, Tonina incontra gli enti gestori. Al via il confronto con le comunità sui possibili scenari

TRENTO. "Tutti gli scenari analizzati ci confermano che la realizzazione di un impianto di chiusura del ciclo di rifiuti sia la soluzione migliore da ogni punto di vista, oltre ad essere necessario di fronte ai volumi di rifiuti prodotti". Il vicepresidente e assessore all’ambiente Mario Tonina torna a confrontarsi con gli enti gestori dei rifiuti sul territorio (Comunità di Valle ed aziende speciali) entrando nel dettaglio del documento di analisi dei possibili scenari di gestione dei rifiuti elaborato dall'Agenzia Provinciale per la Protezione dell’Ambiente.

L'incontro informativo si è tenuto ieri (1 febbraio) al palazzo della Pat per illustrare i dettagli dell’Addendum al Quinto aggiornamento del Piano provinciale di gestione rifiuti presentato lo scorso 29 dicembre alla Giunta provinciale.

"Siamo certi che oggi le migliori tecnologie sul mercato possano dare ulteriori garanzie - prosegue Tonina - a quanti possono nutrire ancora dei dubbi, ma se non si creeranno le condizioni per dotare il Trentino di un impianto dovremo continuare a esportare i nostri rifiuti fuori provincia, restando ostaggi dell’andamento del mercato e della variabilità dei prezzi, con costi importanti che ricadranno inevitabilmente sui cittadini".

Insieme al vicepresidente erano presenti il dirigente generale del Dipartimento territorio e trasporti, ambiente, energia, cooperazione Roberto Andreatta, il dirigente generale di Appa Enrico Menapace, il dirigente del Settore autorizzazioni e controlli di Appa Gabriele Rampanelli, la sostituta direttore dell’Unità organizzativa rifiuti e bonifica dei siti inquinati, Chiara Lo Cicero che ha illustrato il lavoro svolto.

"Il coinvolgimento di tutti gli attori in campo è stato il tratto distintivo di questo percorso che riguarda il futuro del nostro Trentino - le parole del vicepresidente -. Anche in questa occasione abbiamo voluto condividere con chi poi sui territori si occupa quotidianamente della gestione dei rifiuti il prezioso lavoro elaborato da Appa, un documento che fornisce dati scientifici ed elementi utili sulla base dei quali fare le opportune valutazioni e prendere la migliore decisione nell’interesse dei cittadini e del Trentino. Anche dall’Addendum emerge in modo evidente come il nostro territorio non possa più fare a meno di un impianto per il trattamento dei rifiuti, soluzione per altro che sarebbe la più efficace ed efficiente da un punto di vista ambientale, sociale ed economico. Dove e come realizzarlo lo decideremo insieme come fatto fin ora".
 

Nelle prossime settimane, a seguito dell’adozione preliminare del nuovo documento da parte della Giunta provinciale, partirà un nuovo percorso partecipativo per illustrare alle comunità l’Addendum e i possibili scenari.

"La partecipazione continuerà ad essere fondamentale perché discutiamo di una scelta strategica per il futuro del Trentino e delle singole comunità - prosegue il vicepresidente -. A valle di questi incontri si deciderà quale tipologia di impianto realizzare, inceneritore o gassificatore, e il luogo che lo ospiterà, così come le relative compensazioni da assegnare".

Dopo la presentazione del nuovo documento, quasi tutti gli enti gestori hanno preso la parola sottolineando l’importanza di realizzare un impianto locale sia per una questione di responsabilità, sia per superare le quotidiane difficoltà legate all’organizzazione dell’esportazione dei rifiuti, con quantitativi limitati da conferire negli impianti esterni e conseguenti rilevanti depositi di rifiuti nei propri centri di raccolta o negli stoccaggi provinciali.

È stata inoltre evidenziata l’urgenza di giungere a una decisione, e chieste garanzie al vicepresidente di riuscire ad arrivare all’approvazione del documento entro questa legislatura. Tutti gli interventi hanno messo inoltre in evidenza l’importanza del tipo di gestione che il nuovo impianto dovrà avere, con la disponibilità dei gestori a mettere a disposizione della Provincia le proprie competenze.

Come previsto dal quinto aggiornamento del Piano provinciale gestione dei rifiuti, Appa ha predisposto un documento che contiene l’analisi della situazione attuale e di tutti gli scenari di gestione dei rifiuti urbani possibili, con o senza la realizzazione di un futuro impianto termico di trattamento dei rifiuti.

In particolare sono stati valutati tutti i possibili scenari alternativi alla realizzazione dell’impianto termico, mantenendo il recupero energetico presso l’impianto di Bolzano per i quantitativi oggi disponibili (13.000 ton/a di rifiuto indifferenziato), prevedendo l’utilizzo di un impianto di pre-trattamento meccanico biologico, ipotizzando una riduzione della produzione dei rifiuti urbani totali ed un aumento della raccolta differenziata, valutando anche la possibilità di realizzazione un impianto di recupero di tessili sanitari.

Dal confronto di tutti gli scenari ipotizzati è emerso con evidenza che la scelta ottimale per il Trentino risulti la realizzazione di un impianto termico provinciale. "Con questa decisione si potrà chiudere responsabilmente il ciclo dei rifiuti urbani non differenziati nel territorio provinciale, raggiungendo un’autosufficienza impiantistica, senza subire ulteriormente l’andamento del mercato, con una conseguente riduzione del costo di gestione del proprio rifiuto e con la certezza del suo recupero energetico a beneficio della collettività locale".

L’approvazione in via preliminare dell’Addendum è prevista entro la fine di febbraio, dopodiché si aprirà una fase partecipativa con le comunità e gli enti locali che condurrà all’approvazione definitiva da parte della Giunta provinciale entro il prossimo mese di maggio.