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Nuovo episodio di violenza nel carcere di Salerno, il Sappe denuncia: "Sigarette e caffè al detenuto che ha ferito 2 agenti"

Cronaca

Sul fatto, è interveuto anche il Segretario Regionale OSAPP, Organizzazione Sindacale Autonoma Polizia Penitenziaria, Vincenzo Palmieri

Ancora violenza nelle carceri campane: a rendere noto il nuovo grave episodio registrato nella casa circondariale di Salerno, il segretario regionale della Campania del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria Tiziana Guacci. “Oramai la situazione del carcere di Fuorni è ingestibile e fuori controllo: questa mattina, intorno alle ore 10, due agenti sono stati aggrediti da un detenuto napoletano. I colleghi sono stati immediatamente condotti presso il vicino ospedale per le dovute cure. Nel frattempo sembrerebbe che il detenuto sia stato portato nell'ufficio della Sorveglianza Generale dove gli sarebbero stati offerti caffè e sigarette. Se questo corrispondesse a verità, sarebbe gravissimo”. Per il SAPPE, “si comincia a respirare un clima di indulgenza e tolleranza presso la casa Circondariale di Salerno, dove gli autori di infrazioni disciplinari non vengono adeguatamente puniti ed è adottata una gestione troppo morbida e permissiva verso i detenuti. Sembrerebbe, che qualche sera fa, sia stato consentito ad un detenuto di permanere, per molte ore, presso la rotonda ingresso, proprio vicino al posto di servizio del poliziotto penitenziario!”. Donato Capece, segretario generale del Sappe è lapidario rincara la dose: “Probabilmente, si ritiene che questa permissività sia la giusta strada per la gestione della popolazione detenuta, il Sappe ritiene, invece, che un'adeguata risposta alla commissione di infrazioni disciplinari sia l'unico modo per perseguire un esito positivo di qualunque programma di trattamento. Pertanto, il Sappe auspica che vengano adottati severi provvedimenti nei confronti degli autori di simili e gravi episodi, quale quello verificatosi nella giornata odierna, e che i detenuti siano immediatamente trasferiti, così come previsto dalle circolari Dipartimentali”.
 

L'intervento dell'Osapp

Sul fatto, è interveuto anche il Segretario Regionale OSAPP, Organizzazione Sindacale Autonoma Polizia Penitenziaria, Vincenzo Palmieri: "In mattinata un detenuto accompagnato in infermeria reclamava la terapia fuori dall'orario previsto, inveendo contro la dottoressa medico di guardia.
Il personale presente cercava di riportare la calma ma il detenuto di origini napoletane e  ristretto per reati contro il patrimonio, passava a vie di fatto colpendo con un violento pugno al collo il Poliziotto in servizio - racconta -  Un altro agente giunto di supporto, nell'azione di contenimento dell'aggressore è stato contuso. Entrambi i colleghi sono stati accompagnati al locale Pronto Soccorso". Ad esprimere solidarietà agli agenti feriti, il Consigliere Nazionale del sindacato, Emilio Fattorello che ha denunciato l'improcrastinabile necessità di riorganizzare la gestione della popolazione detenuta che risulta sempre più riottosa alle regole interne, "in soprannumero con una promiscuità, di circuiti e posizioni giuridiche assoluta, che rendono vane le iniziative trattamentali, per una Casa Circondariale quale è quella di Salern".

Le dichiarazioni di Fattorello:

"Ormai si registra una escalation di violenza in diversi Istituti Penitenziari della Regione da renderli fuori controllo e tra questi spicca quello di Salerno. Causa di ciò una accentuata impotenza dell'Aministrazione che non riesce ad allontanare i soggetti più rivoltosi fuori distretto pur esistendone le condizioni o quantomeno a gestire i predetti con gli interventi previsti dallo stesso Ordinamento Penitenziario, voluti a garanzia dell'ordine e Sicurezza, con vari specifici articoli. Il tutto nell'oblio di una Amministrazione presa e tesa unicamente a  proporre progetti virtuali per una "interazione" con i detenuti che non potrà mai avvenire con le attuali strutture, affollamenti, carenze organiche del personale dei diversi comparti, infiltrazioni criminali, senza dimenticare l'incauta ed indiscriminata apertura delle cosiddette camere dormitorio, in una "sbornia  colossale" dei vertici, Politici e Amministrativi in nome di un smisurato ipergarantismo che ha portato l'Universo Penitenziario ad un impunito sfascio totale".
 

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