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“Per il 2023 previsti 3,5 milioni di passeggeri”: l’aeroporto Catullo torna ai livelli pre-Covid. Raddoppiate le frequenze di voli Ryanair: ecco tutte le novità

VERONA. “Questo 2023 è partito molto bene: stiamo chiudendo il mese di marzo, l’ultimo della stagione invernale, con un totale in termini di traffico passeggeri in ripresa al 95% rispetto ai livelli del 2019 e al periodo pre-pandemia, un recupero ben al di sopra di quello che hanno visto molti altri aeroporti europei”. Ed è proprio sulla base di questi numeri, dice a il Dolomiti Camillo Bozzolo, responsabile commerciale Aviation del gruppo Save, che l’aeroporto Catullo di Verona si aspetta di toccare quest’anno numeri molto vicini ai picchi raggiunti prima dell’arrivo del Covid e degli effetti innescati dalle misure di contenimento del virus.

L’avvio della stagione estiva infatti, dice Bozzolo, si presenta più che bene, anche perché sono tante le novità in ballo nello scalo veronese: “Prima di tutto bisogna citare il ritorno di Neos, un vettore basato in questo aeroporto e che garantisce viaggi a lungo raggio verso destinazioni come l’Isola di Sal, Zanzibar, Mombasa. Parliamo di tratte che operavano prima della pandemia e che finalmente ora ritornano, facendo sì che Neos gestisca quasi 400mila passeggeri”. Con l’estate inoltre il vettore introdurrà anche il nuovo collegamento su Reykjavik, che si aggiunge alle destinazioni tradizionali.

Nello scalo veronese raddoppiano poi le frequenze dei voli su tantissime destinazioni offerte da Ryanair, il che porta ovviamente ad offrire più scelta ai viaggiatori per raggiungere le città collegate dalla compagnia aerea irlandese. “Parlando di Volotea invece – continua il direttore commerciale parte Aviation del gruppo Save – dopo l’ingresso di città che erano state fortemente richieste dal territorio, in particolare dal Trentino, come Parigi e Barcellona nella metà del 2022, con quest’anno alla rosa storica delle destinazioni europee si aggiunge anche Berlino (Qui Articolo)”. Con Eurowings invece, il gruppo Lufthansa parte dallo scalo veronese anche verso Düsseldorf.

“Sulla base di tutto questo – precisa Bozzolo – ci aspettiamo quindi di arrivare molto vicini ai dati segnati nel 2019 in termini di traffico passeggeri: le nostre previsioni sono di arrivare a 3,5 milioni di passeggeri quest’anno, molto vicini al picco di 3,6 milioni registrato prima del Covid e in netta crescita rispetto ai quasi 3 milioni di passeggeri segnati nel 2022”. Una ripresa che in questi mesi i vertici del Catullo hanno visto chiaramente, grazie alla spinta di una stagione invernale che ha segnato ottimi numeri.

Tanti mercati si sono riaperti – continua infatti Bozzolo – senza contare che si parla talmente tanto delle Olimpiadi che questo sta portando un ulteriore gettito. C’è un mercato in particolare che sta tornando con moltissima forza sulle nostre montagne e sul nostro territorio, quello del turismo dagli Stati Uniti”. Il tutto si inserisce nel contesto di un aeroporto che, nell’estate del 2021, ha dato il via ad un progetto di rinnovamento di grande importanza (Qui Articolo), ed i cui progressi si vedono giorno dopo giorno.

“Da quando abbiamo posato la prima pietra del progetto Romeo ad oggi – spiega infatti Bozzolo – la struttura si comincia a vedere chiaramente al terminal passeggeri, sia sul lato landside che su quello airside. Le previsioni sono di una chiusura dei cantieri tra la fine del 2024 ed i primi mesi del 2025”. L’investimento totale è di oltre 68 milioni di euro ed il progetto prevede oltre 11.500 metri quadrati di ampliamento e 10mila metri quadrati di riqualificazione, il tutto con uno sguardo sempre rivolto alla sostenibilità ed al risparmio energetico.