(foto di Alessandro Spagnuolo)

Dal maxi-intervento da quasi 32 milioni di euro che dovrebbe riportare all’antico splendore il complesso della Villa Favorita ad Ercolano al restauro da 25 milioni di euro del parco della Reggia di Caserta, fino a una miriade di piccoli interventi per realizzare parchi e percorsi attrezzati all’aperto nei piccoli comuni. Sono 351 i parchi campani che sono finiti nelle graduatorie delle misure del Pnrr che hanno per oggetto il recupero e la valorizzazione di parchi e ai giardini storici. Un’elaborazione di Centro Studi Enti Locali (CSEL), per Adnkronos, basata su dati del ministero della Cultura e del Dipartimento dello Sport della presidenza del Consiglio dei ministri, ha messo in evidenza come la regione guidata da Vincenzo De Luca sia la principale ‘azionista’ delle risorse stanziate per parchi e giardini storici (missione 1, componente 3, investimento 2.3) e per parchi urbani attrezzati in maniera tale da consentire attività sportiva all’aperto (missione 5, componente 2, Investimento 3). Globalmente, la Campania ha catalizzato il 30% delle risorse messe sul tavolo: poco meno di 100 milioni di euro su un totale di 331 milioni. Seguono, a grande distanza, il Veneto con 33 milioni (10%), Lazio e Toscana con 24 milioni ciascuna, la Sicilia con oltre 21 milioni, il Piemonte e la Lombardia, con circa diciotto milioni di euro ciascuna, e l’Emilia-Romagna, i cui comuni ne hanno ottenuti poco meno di tredici. Per i parchi liguri, ci sono globalmente sul tavolo 11,8 milioni. Per quelli calabresi, l’ammontare complessivo delle risorse ottenute è di 11,6 milioni. A seguire 11,4 milioni per le Marche, 9,2 per la Puglia, 7,6 milioni per l’Abruzzo, 6,2 per la Sardegna, 5,7 per il Friuli-Venezia Giulia e 5,6 per l’Umbria. Chiudono il cerchio Molise, Basilicata e Trentino-Alto Adige, rispettivamente con 4,5, 4,4 e 3 milioni di euro.