«Mi permetto di rivolgere a voi l'invito che, in un contesto ben diverso, Alcide De Gasperi rivolse nel dopoguerra quando occorreva ricostruire l'Italia dalle macerie e insieme edificare una autentica democrazia: è il momento per tutti, a partire dall'attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza, di mettersi alla stanga. Auguri di buon lavoro». Lo ha detto il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, intervenendo alla Conferenza Nazionale delle Camere di Commercio a Firenze.
Sempre sul Pnrr è intervenuto anche il ministro per la Pubblica amministrazione, Paolo Zangrillo, parlando con i giornalisti a margine della conferenza. «Il tema dei tempi del Pnrr non riguarda solo l'Italia, ma lo stiamo affrontando a livello europeo e ci muoveremo in coerenza con quanto definito con gli altri Paesi Ue. Certamente non possiamo nasconderci che gli obiettivi di tempo del Pnrr significano per il nostro Paese un cambio di passo radicale: realizzare opere importanti per lo sviluppo e modernizzazione dell'Italia tra 2021 e 2026 significa mettere in atto un modo operare a cui non siamo abituati». «Il personale della Pa ha sofferto per un decennio di “desertificazione” – continua il ministro -. Dal 2010 al 2020 c'è stato un blocco del turnover a valle della crisi finanziaria per fare spending review. Abbiamo perso 300mila persone in un decennio. Ma adesso il trend si è invertito: nel 2022 abbiamo ricominciato ad assumere in maniera massiva, abbiamo inserito 170mila persone di cui 156 per turnover e il resto per ampliare la pianta organica. Abbiamo un obiettivo sfidante: assumere 150.000 persone all'anno dal 2023 al 2026. Perché lavoriamo sulle procedure concorsuali? Proprio perché la necessità di garantire questi numeri richiede una possibilità di inserimento rapida ed efficace, in grado di mettere in contatto il mercato del lavoro con la Pa».
