Italy
This article was added by the user . TheWorldNews is not responsible for the content of the platform.

Politica italiana in lutto, l’addio all’ex storico ministro: “Uno degli ultimi grandi”

Politica italiana in lutto per la scomparsa di Gerardo Bianco, esponente storico della Democrazia cristiana ed ex ministro della pubblica istruzione a luglio 1990 (fino a marzo ‘91) nel sesto governo Andreotti ed ex segretario nazionale del Partito popolare italiano.

Gerardo Bianco stato deputato alla Camera per ben nove legislature (dal 1968 al 2006) e nel corso della sua carriera politica ha ricoperto vari incarichi parlamentari. È stato capogruppo della Democrazia cristiana e, come detto, ministro della pubblica istruzione dal 27 luglio 1990 al 13 aprile 1991 nel sesto governo Andreotti.

Leggi anche: Addio a Roberto Maroni, morto lo storico politico della Lega: le cause

Gerardo Bianco morto ex ministro della Democrazia cristiana

Gerardo Bianco, morto ex ministro della Democrazia cristiana

Ha ricoperto anche l’incarico di presidente dell’Associazione ex parlamentari. Gerardo Bianco è morto la mattina del 1 dicembre 2022 a Roma. Era nato a Guardia Lombardi, in provincia di Avellino, il 12 settembre 1931 e aveva studiato all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, poi in lettere classiche a Parma. È stato docente universitario di storia della lingua latina e letteratura latina alla facoltà di lettere e filosofia dell’Università degli Studi di Parma.

Gerardo Bianco morto ex ministro della Democrazia cristiana

Dal 1992 al 1994 Gerardo Bianco è stato capogruppo della DC alla Camera. È sempre stato considerato nell’ambiente politico un uomo di cultura prestato alla politica. Dopo l’inchiesta di Mani pulite e dal processo per mafia a carico di Giulio Andreotti, aderisce al Partito Popolare Italiano (PPI) di Mino Martinazzoli. Nel 1994 è stato eletto Europarlamentare a Strasburgo del Partito Popolare Italiano.

“Gerardo Bianco era un uomo libero, colto, coraggioso, buono. Senza di lui non sarebbe nato l’Ulivo e soffriva che questo non gli fosse pienamente riconosciuto. Era antico e moderno insieme, custode della nobiltà della politica ma capace di capire il nuovo. Uno dei Grandi della Democrazia Cristiana. Per me un amico e un maestro. Ciao Gerardo”, le parole del senatore democratico ed ex ministro della Cultura Dario Franceschini.