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Processo contro Gwyneth Paltrow, l'attrice è stata assolta: la sentenza

Dopo circa due settimane il processo a Gwyneth Paltrow si è concluso con un'assoluzione: non è stata l'attrice a causare l'incidente sugli sci avvenuto nel 2016 nello Utah. La giuria ha respinto la denuncia del settantaseienne Terry Sanderson, un ottico in pensione che aveva fatto causa alla diva per le ferite riportate quando i due si erano scontrati su una pista per principianti della stazione sciistica di Deer Valley. L'uomo - che chiedeva un risarcimento di 3,3 milioni di dollari (cifra poi ritirata e ridotta a 300 mila euro) - sosteneva che la Paltrow, sciando «senza controllo», l'aveva travolto sulla pista e lasciato sulla neve privo di sensi, senza soccorrerlo. Il che gli avrebbe causato danni fisici ma anche cerebrali, con conseguenze sulla sua personalità.

Paltrow ai giudici ha raccontato tutt'altra storia: all'improvviso ha visto un paio di sci infilarsi da dietro tra i suoi, ha sentito dei rumori che ha definito «strani grugniti» e sentito un corpo che premeva contro di lei da dietro. La sua prima impressione - ha riferito - è stata che fosse stata aggredita sessualmente: «Ho pensato: qualcuno sta facendo qualcosa di perverso?». L'attrice ha poi raccontato che sia lei che Sanderson sono caduti a terra, e che è rimasta con l'uomo finché non si è rialzato. Poi, autorizzata dal suo istruttore, se n'è andata velocemente perché i suoi figli la stavano aspettando.

Dopo otto giorni di testimonianze in aula trasmesse in diretta streaming la giuria ha deciso: non fu Gwyneth a causare l'incidente. Si conclude così un processo che ha avuto grande risonanza mediatica non solo per la popolarità della Paltrow ma anche per alcune sue uscite bizzarre. Come quando, a chi le chiedeva quale fosse stata la prima conseguenza dell'incidente, la diva ha risposto serafica: «Ho perso una giornata e mezzo sugli sci».

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Non meno stravagante è apparso Sanderson, che nella sua testimonianza ha raccontato che lo scontro con Paltrow gli avrebbe causato un forte trauma psicologico: prima era una persona «affascinante, estroversa e socievole», ora tutto il contrario. In seguito all’incidente, ha raccontato, avrebbe compromesso i rapporti con i suoi figli, si sarebbe separato dalla compagna e avrebbe perso tutti gli amici. Nelle sue accuse a Paltrow, Sanderson ha persino parlato di «tre esperienze di pre-morte» che sarebbero legate all'incidente e che si sarebbero riflesse in tre momenti in cui non ha potuto prendere «le giuste decisioni mediche», cosa che ha definito «insolita». Gli avvocati della Paltrow, dal canto loro, hanno dipinto Sanderson come un uomo arrabbiato, anziano e antipatico che negli anni è diventato «ossessionato» dalla causa contro l'attrice. Al processo sono stati sentiti diversi testimoni, oltre ai protagonisti dell'incidente, e alla fine la giuria ha deciso: Sanderson ha «torto al 100 per cento». Dunque dovrà risarcire Gwyneth con 1 dollaro. Questa, infatti, la cifra simbolica pretesa dalla diva di Hollywood.

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