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Processo Open Arms, difesa di Salvini: “La nave ong conosceva in anticipo la posizione del barcone”

PALERMO – Secondo la tesi dei periti della difesa di Matteo Salvini, è plausibile che Open Arms conoscesse in anticipo la posizione del barcone, nell’agosto del 2019. E’ stata comunque rinviata al 21 aprile l’udienza del processo Open Arms nell’aula bunker dell’Ucciardone di Palermo. Dopo un lungo spazio dedicato ai testi, la prossima volta sara’ sentito, tra gli altri, il fondatore della ong spagnola Oscar Camps.

 Conclusa l’udienza del processo OpenArms Matteo Salvini ha lasciato l’aula bunker dell’Ucciardone a Palermo. C’è grande soddisfazione perché – sottolineano fonti della difesa del Ministro – i consulenti dei legali di Salvini hanno documentato con grande precisione come dietro il barcone vi fossero i trafficanti. Non solo. Sono emerse le molte ambiguità di OpenArms a partire dalle false notizie sulle condizioni del natante con a bordo gli immigrati: non imbarcava acqua e lo scafo non era danneggiato. 

“I motori funzionavano, non c’erano falle, il bordo libero era di 65 cm ed è il barcone che si accosta alla nave Open Arms nelle fasi di soccorso. Ma soprattutto a discapito delle coordinate sbagliate fornite da Alarm Phone, la nave ong arrivò precisa sul punto d’incontro con la barca piena di migranti”. Lo hanno detto i primi due consulenti della difesa gli ammiragli in riserva Maurizio Palmesi e Massimo Finelli nella loro testimonianza come testimoni al processo Open Arms che si sta celebrando nell’aula bunker del carcere Ucciardone di Palermo dove l’ex ministro dell’Interno Matteo Salvini è imputato per sequestro di persona e rifiuto d’atti d’ufficio per aver impedito lo sbarco di 147 migranti dalla nave dell’ong spagnola nell’agosto del 2019. I due ammiragli della marina militare hanno illustrato con un grafico le rotte di tutti gli attori protagonisti del salvataggio del 1 agosto 2019, quello ripreso dal sommergibile Venuti. – “I motori funzionavano, non c’erano falle, il bordo libero era di 65 cm ed è il barcone che si accosta alla nave Open Arms nelle fasi di soccorso. Ma soprattutto a discapito delle coordinate sbagliate fornite da Alarm Phone, la nave ong arrivò precisa sul punto d’incontro con la barca piena di migranti”. Lo hanno detto i primi due consulenti della difesa gli ammiragli in riserva Maurizio Palmesi e Massimo Finelli nella loro testimonianza come testimoni al processo Open Arms che si sta celebrando nell’aula bunker del carcere Ucciardone di Palermo dove l’ex ministro dell’Interno Matteo Salvini è imputato per sequestro di persona e rifiuto d’atti d’ufficio per aver impedito lo sbarco di 147 migranti dalla nave dell’ong spagnola nell’agosto del 2019. I due ammiragli della marina militare hanno illustrato con un grafico le rotte di tutti gli attori protagonisti del salvataggio del 1 agosto 2019, quello ripreso dal sommergibile Venuti.

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