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Putin: "Porteremo armi nucleari in Bielorussia, come fanno gli Stati Uniti"

L'annuncio / Bielorussia

Il presidente russo annuncia di voler trasferire alle porte dell'Europa le armi nucleari tattiche: la situazione

Armi nucleari tattiche russe in Europa, in Bielorussia. Vladimir Putin annuncia nuove mosse, su tutte quella di dispiegare armi e uomini alle porte dell'Europa: "Il primo luglio sarà completata la costruzione di un deposito di armi nucleari tattiche in Bielorussia - ha detto il presidente russo -. Mosca e Minsk hanno convenuto che, senza violare i loro obblighi ai sensi del Trattato Start, avrebbero dispiegato lì armi nucleari tattiche". L'annuncio di Putin sembra una risposta alla Gran Bretagna dopo l'annuncio dell'invio di proiettili all'uranio impoverito in Ucraina.

Putin sposta le armi nucleari tattiche

"Non stiamo trasferendo le nostre armi nucleari tattiche alla Bielorussia, ma le schiereremo e addestreremo i militari, cosi' come fanno gli Stati Uniti in Europa - ha detto il presidente russo Vladimir Putin citato dall'agenzia di stampa Ria Novosti - La Russia ha già consegnato alla Bielorussia il sistema missilistico Iskander, in grado di trasportare armi nucleari".

"Le munizioni all'uranio impoverito sono armi molto pericolose per l'uomo e la natura a causa della polvere radioattiva - ha affermato Putin -. La Russia risponderà all'uso di munizioni all'uranio impoverito. Mosca ha molte di queste armi, ma non le ha ancora usate". L'annuncio sembra infatti una risposta all'invio della Gran Bretagna di proiettili all'uranio impoverito da fornire all'esercito ucraino.

Il presidente russo ha spiegato che "In Bielorussia saranno dispiegati dieci aerei che possono portare armi nucleari tattiche. Gli Stati Uniti hanno distribuito da tempo le loro armi nucleari tattiche in alcuni Paesi, quindi la richiesta della Bielorussia di queste armi alla Russia non è insolita". 

Sulla guerra in Ucraina, Putin ha sottolineato che "La Russia produrrà oltre 1.600 carri armati entro un anno. Il numero totale di carri armati russi supererà così il numero di carri armati ucraini di oltre tre volte".

Putin parla anche di Xi Jinping, un "interlocutore interessante"

"Il leader della Repubblica popolare cinese è un interlocutore molto interessante, conosce tutto nei dettagli". È l'opinione su Xi Jinping raccontata dal presidente russo Vladimir Putin intervistato in tv dopo la missione a Mosca del leader di Pechino.

"Seduti accanto al caminetto e bevendo del tè, abbiamo parlato di tutto con calma", ha aggiunto Putin, "abbiamo affrontato la situazione internazionale e il leader della Repubblica popolare cinese ha prestato molta attenzione a rivelare gli inizi positivi del piano di pace cinese". 

Cosa sono le armi nucleari tattiche

Dopo il caos seguito alla caduta dell'Unione Sovietica, l'arsenale russo è stato ampiamente modernizzato. La "Federation of American Scientists" ha calcolato 5.977 testate a disposizione di Mosca, più di qualsiasi altro Paese al mondo e di tutte le riserve Nato messe insieme, anche se circa 1.500 sarebbero ormai molto vecchie e pronte per essere smantellate. Almeno 1.588 di queste bombe risultano infatti pronte all'uso.

Ma che cos'è un'arma nucleare tattica e qual è la differenza con una bomba atomica strategica? Anche se non esiste una distinzione convenzionale tra armi nucleari "tattiche" e "strategiche", le prime hanno un potenziale distruttivo ridotto e rappresentano un uso più "limitato" delle armi nucleari. La distinzione riguarda soprattutto gli scopi con cui vengono utilizzate.

Le armi nucleari tattiche sono testate meno potenti, utilizzabili non per ottenere la massima distruzione, ma per raggiungere obiettivi tattici su una scala più ridotta (ad esempio per distruggere una colonna di mezzi blindati, o mettere fuori uso le portaerei nemiche).

Le bombe sganciate durante la seconda guerra mondiale dagli Stati Uniti in Giappone, su Hiroshima e Nagasaki, avevano una potenza relativamente ridotta, 15 e 20 chilotoni: oggi potrebbero essere considerate tattiche. Quelle definite strategiche, invece, sono le testate nucleari più potenti: possono sprigionare un'energia di centinaia di chilotoni e causare danni inimmaginabili, oltre a provocare probabilmente una risposta equivalente da parte di altri Stati. Sarebbe la fine dell'umanità.

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