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Roglic vince il 106° Giro d’Italia, a Cavendish la tappa di Roma

Primoz Roglic vince il Giro d’Italia, mentre a Roma fugge il gruppo in testa con Kavendish vince in volata: brutta cadute nello sprint finale.

Roma, Primoz Roglic
Roma, Primoz Roglic – Nanopress.it

Vince Roglic il Giro d’Italia, mentre va a Cavendish l’ultima tappa di Roma. che si aggiudica la tappa di Roma. Fondamentale per Primoz Roglic la vittoria della crono sul Lussari, davanti a Thomas, Almeida e Caruso: “Mi sono goduto ogni singolo momento. E’ stato come sulle montagne russe, ieri è stato incredibile” ha detto il ciclista sloveno.

Giro d’Italia, vince Roglic: maglia rosa fondamentale nella crono della 20esima tappa

Trionfo a Roma e incoronazione per Primoz Roglic. Lo sloveno vince il 106° Giro d’Italia, dopo aver riconquistato la maglia rosa nella cronoscalata di ieri. Un gigante del ciclismo moderno, che ha dominato la 20esima tappa, anche se il suo Giro verrà ricordato probabilmente solo per l’impresa tra i boschi di ieri. Roglic vince il suo quarto grande giro, dopo le vittorie alla Vuelta del 2019, del 2020 e del 2021, ed è il primo sloveno nella storia a vincere il Giro d’Italia.

Anche Sergio Mattarella ha raggiunto Roberto Gualtieri nella Capitale, per la premiazione, la prima volta che un capo di Stato assiste alla tappa finale di un Giro d’Italia. Presente anche Tajani e Urbano Cairo. Nel giorno della festa per la Slovenia, l’inglese Mark Cavendish si aggiudica la tappa di Roma, con una grande volata sui sampietrini e una gara condotta in maniera impeccabile, al suo ultimo Giro.

Mark Cavendish
Mark Cavendish – Nanopress.it

Roglic e Cavendish nella storia, insieme, con la 17esima vittoria in carriera. Il campione inglese aveva annunciato il suo ritiro pochi giorni fa. “Gli altri corridori hanno tirato per me – ha detto ai microfoni Rai nel post gara – i miei compagni sono stati formidabili“.

Un giro duro, condizionato dal clima e ancora incredibilmente dal Covid. Oltre alla celebrazione dei due ciclisti infatti, il 106° Giro d’Italia è stato devastato dai focolai di Coronavirus, per colpa del quale tanti nomi importanti come Filippo Ganna e la maglia rosa Remco Evenepoel sono stati costretti a ritiro.

I focolai e il maltempo contro il Giro d’Italia

Il maltempo che ha caratterizzato il mese di maggio nel nostro Paese ha ovviamente giocato un tiro mancino anche al Giro d’Italia, in un maggio disastroso. Ma saltano all’occhio soprattutto le positività Covid.

Un’edizione difficile per i corridori. Tante le polemiche per l’organizzazione, tra chi ha accettato il corso degli eventi e chi invece ha accusato chi si è occupato di organizzare l’evento di mancata professionalità. In effetti nel ciclismo, a differenza di tanti altri sport, i controlli con i tamponi ci sono per i corridori ad ogni fine tappa, ma anche prima della partenza della tappa successiva. Inoltre ci sono tamponi per sintomi riconducibili al Covid.

L’Oms aveva il primo maggio tolto gli obblighi di controllo e di tamponi sulle manifestazioni sportive, lasciando le manifestazioni libere di agire. Dunque sono stati i vari team a ritirare i corridori, ma senza obblighi da parte del Giro. Poi dopo la positività della maglia rosa Evenpel l’organizzazione aveva deciso di reintrodurre le mascherine.

L’arrivo a Roma

Spettacolare l’arrivo in una Roma rimesso a nuovo per l’occasione. Con il massimo rispetto per tutte le tappe finali, quello della Capitale è stato veramente un arrivo incredibile. Nella città eterna vince Primoz Roglic, intervenuto a fine gara ai microfoni Rai: “Mi sono goduto ogni singolo momento. E’ stato come sulle montagne russe, ieri è stato incredibile. Oggi mi godo ancora una volta questo momento”. 

L’anno scorso è stato molto difficile per il vincitore del Giro, che ha subito diversi infortuni post caduta, anche durante la Vuelta. Oggi si gode la maglia rosa, insieme alla sua famiglia arrivata a Roma: “Questi momenti rimarranno con me per tutta la vita” ha detto ai microfoni di Stafano Rizzato.