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Salario minimo: FdI-Lega-FI, non è soluzione, migliorare contrattazione

Milano, 22 mar. (LaPresse) – “Il centrodestra ha a cuore il tema salariale e seppur da posizioni molto diverse dal centrosinistra e dal Movimento 5 Stelle, vuole dare risposte concrete migliorando la contrattazione collettiva, rinnovando i contratti, eliminando quella pirata e ponendo particolare attenzione là dove si applica la cosiddetta ‘migliore offerta’ soprattutto in seno a gare pubbliche di appalto”. È quanto dichiarano i deputati di Fratelli d’Italia, Forza Italia e Lega. “Con oggi si avvia un importante iter in Commissione Lavoro alla Camera – evidenziano i parlamentari di centrodestra – molti saranno i soggetti auditi i quali ci offriranno una ampia rappresentazione dello stato attuale, tenendo conto che per quasi il 95% dei casi esiste la contrattazione. Infine, non deve essere la politica a identificare eventuali cifre. Le opposizioni hanno presentato ben cinque proposte di legge e questo la dice lunga sulla confusione e sulla poca unità dei partiti di minoranza”. “Bisogna intervenire – affermano il presidente della Commissione Lavoro, Walter Rizzetto, e la relatrice di maggioranza Marta Schifone, deputato di Fratelli d’Italia e capogruppo in commissione Lavoro alla Camera – sul 5% che non rientra nella contrattazione. È necessario quindi valutare se allargare i contratti collettivi anche per questi gruppi e categorie di lavoratori che non sono oggi coperti. Come è stato già ricordato dal premier Giorgia Meloni, in una nazione che ha un alto tasso di contrattazione, è più utile migliorare quella vigente”. “Restiamo convinti che il salario minimo non sia una soluzione: il problema degli stipendi, in Italia, è soprattutto legato al lavoro irregolare, a contratti che prevedono un numero di ore lavorative retribuite inferiore rispetto a quelle effettivamente svolte, al mancato rispetto dei minimi tabellari previsti dai Ccnl, ai contratti fintamente associativi delle cooperative e, soprattutto, al diffusissimo ‘lavoro nero’. Problemi questi che possono essere contrastati attraverso maggiori controlli e non con l’introduzione del salario minimo”, sottolineano in modo unanime i deputati di Fratelli d’Italia, Forza Italia e Lega.

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