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Saldi liberi: cosa può cambiare con il ddl concorrenza

Il disegno di legge concorrenza che va in Consiglio dei ministri potrebbe portare una rivoluzione del campo della concorrenza nelle attività commerciali con saldi liberi e vendite promozionali durante tutto l'anno.  C'è un articolo dedicato alle semplificazioni in materia. Viene tolto alle Regioni il diritto di disciplinare i periodi e la durata dei saldi di fine stagione e delle liquidazioni. Le vendite promozionali potrebbero essere organizzate anche a ridosso dei saldi e potrebbero esserci promozioni, liquidazioni e saldi per 365 giorni all'anno. 

Confesercenti ha già dato parere negativo. «Ci troveremmo di fronte a una liberalizzazione selvaggia delle vendite promozionali e di fine stagione, che di fatto ucciderebbe i saldi così come li conosciamo oggi». Per l'associazione si tratta di un vero e proprio blitz normativo, arrivato senza un confronto con le categorie: «Un provvedimento che non tutela né i consumatori né i negozi della rete distributiva tradizionale e costituisce solo un regalo alle piattaforme di vendita online e alla grande distribuzione». 

Secondo l'associazione già nell’ultimo anno, ogni giorno hanno chiuso 10 esercizi nel settore moda. Senza saldi questo numero potrebbe aumentare. Per Confcommercio, «liberalizzare in questo modo i saldi vuol dire, di fatto, abolirli. Dopo gli outlet e le piattaforme digitali che praticano sconti al di fuori di ogni controllo, ora i saldi totalmente deregolamentati favoriranno solo le grandi catene e il commercio on line. Assisteremo ad una bulimia di offerte in ogni giorno dell’anno. Una cannibalizzazione dei prodotti di qualità, un commercio al di fuori di ogni regola».

La nuova legge sulla concorrenza comprende anche misure nel campo dell’energia e la messa a gara delle concessioni per gli ambulanti. Per il potenziamento e la pianificazione dello sviluppo della rete elettrica nazionale c'è l’obbligo di comunicare all’Arera gli interventi infrastrutturali da effettuare in dieci anni e gli investimenti da realizzare in tre anni. A queste misure si aggiunge la promozione dell’utilizzo dei contatori intelligenti per il risparmio energetico e il contenimento dei prezzi. Dovrebbero essere prorogati fino a fine giugno gli stanziamenti contro il caro-energia con uno stanziamento però di soli 5 miliardi di euro. L'Iva è ridotta al 5% sul gas metano per usi civili e industriali, confermato per le famiglie il bonus sociale.

Per gli ambulanti arriva l'assegnazione tramite gara, per adeguarsi agli obblighi europei. Vengono salvaguardati gli interessi degli attuali concessionari, delle micro-imprese e dei lavoratori. Deve essere previsto un numero massimo di concessioni intestate allo stesso operatore all’interno dello stesso mercato. Nei Comuni che non hanno ancora avviato i procedimenti, le concessioni esistenti possono essere prorogate fino al 31 dicembre 2024.

Il testo sulla Concorrenza non contiene l'innalzamento dei limiti di emissione elettromagnetica delle antenne per smartphone e dispositivi mobili che chiedevano gli operatori del 5G.  Non c'è nemmeno la questione balneari.

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