È la nona giornata di manifestazioni oggi in Francia contro la riforma delle pensioni già varata dal governo. Un centinaio di manifestanti ha bloccato i binari ferroviari vicino alla Gare de Lyon a Parigi, causando ritardi dei treni di oltre 30 minuti. Finora hanno aderito per il 25% dei ferrovieri e circa il 15% dovrebbe continuare lo sciopero anche domani. “Andremo avanti fino al ritiro della riforma”, “Macron vattene”, gridavano alcuni manifestanti mentre camminavano sui binari a Gare de Lyon per impedire la circolazione dei treni.

I treni ad alta velocità e regionali, la metropolitana della capitale e i sistemi di trasporto pubblico di altre grandi città subiscono rallentamenti. Anche a Marsiglia il servizio ferroviario è stato sospeso perché i manifestanti si sono posizionati vicino ai binari. Sono in programma oltre 250 manifestazioni in tutta la Nazione con i principali cortei che si svolgeranno oltre che a Parigi anche a Lione e Nantes. A Pantin, periferia nord della capitale, diverse decine di sindacalisti hanno bloccato un deposito di autobus.

Proprio nella capitale il corteo ha sfilato da piazza della Bastiglia fino all'Opera, i manifestanti hanno bloccato stazioni ferroviarie, l'aeroporto Charles de Gaulle e le raffinerie. Circa il 30% dei voli all'aeroporto di Parigi Orly è stato cancellato. La Torre Eiffel e il Palazzo di Versailles sono chiusi a causa della mobilitazione. Continuano inoltre azioni di blocco dei depositi petroliferi, porti, strade, trasporto aereo, settore energetico, scuola e università.


“Emmanuel Macron ha gettato una tanica di benzina sul fuoco”
– ha detto Philippe Martinez, sindacalista e segretario generale della Cgt a margine della manifestazione di Parigi – Quando c'è un conflitto di questo tipo, il ruolo del presidente della Repubblica è quello di calmare il gioco”.

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