Italy
This article was added by the user . TheWorldNews is not responsible for the content of the platform.

Scuola allagata per un atto vandalico, il Pd di Merano: "Grande confusione nel trovare una soluzione. Docenti e genitori non sono stati coinvolti dal Comune"

MERANO. Continua a far discutere l'allagamento della Scuola media Segantini di Merano. Dopo l'allagamento dell'edificio, dovuto a un atto vandalico, la struttura era stata dichiarata inagibile. Con questa settimana gli studenti hanno ripreso le lezioni, trasferiti temporaneamente, nell’adiacente edificio della scuola primaria Deflorian.

"Non sono stati presi in considerazione adeguatamente i soggetti che in primis sono coinvolti, dunque dirigenza scolastica, docenti e genitori", commentano i consiglieri del Pd di Merano, Daniele Di Lucrezia e Daniela Rossi Saretto in una loro interrogazione.

Era stato infatti nella notte tra il 18 e il 19 marzo che per un'azione vandalica da parte di ignoti, era stato aperto un idrante anti-incendio al terzo piano che aveva causato la fuoriuscita di ben 65.000 litri di acqua, causando ingenti danni a tutta la struttura. Rovinati aule, ai materiali didattici, ai bagni, mentre in alcune stanze sono perfino caduti i contro-soffitti.

Così con un'ordinanza del sindaco di Merano era stata disposta l’immediata sospensione di ogni tipo di attività. "Seppur l’amministrazione comunale si sia subito messa al lavoro - scrivono nell'interrogazione i due consiglieri dem -, alla luce di quanto emerso nei giorni scorsi pare evidente lo abbia fatto senza coinvolgere adeguatamente i soggetti che in primis sono coinvolti".

"Emerge un profondo disagio e malessere da parte delle e degli studenti dell’istituto in oggetto in quanto costretti, dopo una settimana di assenza dalle lezioni, se non con la distribuzione di compiti in modalità asincrona, a frequentare le lezioni in orario pomeridiano dalle 13:45 alle 17:45 con inevitabili conseguenze sul piano didattico, soprattutto alla luce dell’imminente Esame di Stato".

Di Lucrezia e  Rossi Saretto accusano quindi l'amministrazione che "le soluzioni vagliate sono le più disparate, alcune delle quali inizialmente prese in considerazione per poi venire scartate e alcune delle quali poi riprese nuovamente in considerazione, provocando di fatto una grande confusione in chi subisce le conseguenze delle misure adottate".

"L'amministrazione deve agire, nei limiti del possibile, con la massima intesa con le altre istituzioni - concludono i consiglieri - a partire da quella scolastica e con una comunicazione che sia ragionevolmente chiara, limitando il più possibile dietrofront che possono creare confusione in chi sta subendo i maggiori danni dalla vicenda".