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Siccità in Trentino, una rete di laghi artificiali per conservare l'acqua. Il 'Piano laghetti' lanciato da Coldiretti: ''Attrarrà turisti e servirà a produrre energia''

TRENTO. La siccità è un problema che colpisce anche in Trentino e la situazione non migliorerà nei prossimi anni a causa dei cambiamenti climatici. Ecco allora che “bisogna organizzarsi” ha spiegato il presidente della Coldiretti in Trentino, Gianluca Barbacovi, che proprio in queste ore ha rilanciato il cosiddetto “Piano laghetti”.

E' un progetto nato negli anni scorsi dalla collaborazione fra Coldiretti e Anbi, l'associazione Nazionale Consorzi di gestione e tutela del territorio e acque irrigue. Nelle intenzioni dei suoi promotori, il piano laghetti dovrebbe sfruttare meglio tutta l’acqua che oggi viene dispersa. 

Si tratta di un piano per realizzare una rete di piccoli invasi diffusi sul territorio, senza uso di cemento e in equilibrio con i territori, per conservare l’acqua e distribuirla quando è necessario ai cittadini, all’industria e all’agricoltura ma non solo. Nonostante l’enfasi con cui era stato presentato il piano nel 2021 finora i risultati sono stati scarsi anche se negli ultimi mesi è stato più volte ripresentato e l'attenzione è alta. 

“L'obiettivo – spiega a il Dolomiti Barbacovi – è quello di creare dei piccoli laghi artificiali che magari in futuro potranno servire anche per avere dell'acqua potabile attraverso dei sistemi di filtraggio. Questi laghetti artificiali potranno anche essere in rete fra di loro anche per modificarne i livelli”.

Il progetto punta ad aumentare la capacità di raccolta delle acque piovane. “A livello nazionale – spiega sempre Barbacovi - a causa delle carenze infrastrutturali si trattiene solo l’11% dell’acqua piovana. Noi con il piano Laghetti vorremmo arrivare al 50%”.

Ma non dovranno essere solamente interventi a servizio dell'agricoltura. I bacini artificiali potranno avere anche altri importanti ruoli. “Potranno e dovranno essere usati anche per fini turistici ma anche, attraverso la realizzazione di impianti correlati per la produzione di energia idroelettrica con stazioni di pompaggio o impianti fotovoltaici galleggianti” ha concluso Barbacovi.