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Siccità, Tonina: “Riempimento bacini al 30% in Trentino, stiamo monitorando le sorgenti"

TRENTO. Siccità, per quanto riguarda l'ambito idropotabile in Trentino la situazione “non è ancora allarmante o preoccupante” ma se le precipitazioni nelle prossime settimane non dovessero essere sufficienti “qualche territorio andrà inevitabilmente in crisi”. A dirlo è l'assessore provinciale all'Ambiente Mario Tonina, che conferma come sul territorio, dopo un anno e mezzo di piogge ben al di sotto della media, il riempimento dei bacini e degli invasi artificiali in Trentino sia appena al 30% (120 milioni di metri cubi su un totale di 410).

Nello scorse settimane il Dolomiti (Qui Articolo) aveva sottolineato come, proprio per quanto riguarda l'approvvigionamento di acqua potabile, in due Comuni in Trentino fosse già entrata in azione la Protezione civile: Sover e Ronzo Chienis. Ad oggi, dice Tonina, non sono state segnalate ulteriori situazioni di criticità, ma il personale della Protezione civile è al lavoro proprio per monitorare lo stato delle sorgenti sul territorio e quindi 'mappare' le zone potenzialmente a rischio con l'arrivo dell'estate.

Quel che è certo però è che il 1 aprile, e quindi l'avvio della stagione irrigua anche in Trentino, si sta avvicinando, ed il timore è che la richiesta d'acqua per il settore dell'agricoltura possa mettere ulteriormente sotto pressione le riserve idriche del territorio: “Ripeto, tutto dipende dai quantitativi di precipitazioni che arriveranno nelle prossime settimane e nei prossimi mesi, in particolare in aprile. Al momento quello che continuo a dire anche ai territori vicini al nostro è che l'apporto che arriverà dallo scioglimento della poca neve presente in quota sarà purtroppo esiguo”.

Anche in Trentino si sta quindi ragionando su un'ordinanza anti-sprechi (Qui Articolo), come quella firmata negli scorsi giorni dal presidente della Regione Veneto Luca Zaia? “Non ancora – dice Tonina – rispetto al Veneto, dove la stagione irrigua è partita il 15 di marzo, abbiamo un margine di una decina di giorni e quindi osserveremo con attenzione i prossimi sviluppi”. Grosso modo però, per avvicinarsi all'inizio della stagione estiva con più 'tranquillità'  tra maggio e giugno dovrebbero cadere in Trentino circa 300 millimetri di pioggia, dice l'assessore.

“La cosa più importante – conclude Tonina – è che la piovosità sia non solo abbondante, ma soprattutto costante: l'evento singolo in poche parole non può essere risolutivo ma anzi, l'arrivo di 70-80 millimetri in una sola giornata potrebbe creare non pochi problemi sul territorio”.