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Smartworking, proroga fino a dicembre nel settore privato. Resta il nodo del pubblico

I genitori lavoratrici e lavoratori dipendenti con almeno un figlio minore di 14 anni potranno avere ancora diritto a svolgere la prestazione in modalità agile,

Smartworking, proroga fino a dicembre nel settore privato. Resta il nodo del pubblico

TiscaliNews

Lo smart working è prorogato fino al 31 dicembre per i lavoratori fragili e genitori con figli fino a 14 anni solo nel settore privato. Lo prevede un emendamento al decreto lavoro, che è stato approvato dalla commissione Affari sociali del Senato durante la discussione di giovedì 8 giugno. A riferirlo è Paola Mancini (FdI), relatrice del provvedimento. Per quanto riguarda il settore pubblico, è ancora in corso "un approfondimento" — riferiscono fonti parlamentari — così da verificare che siano a disposizione le coperture necessarie. L’arrivo e la discussione in Aula del decreto è previsto per il giorno successivo.

La proroga nel privato 

Nel settore privato, quindi, i genitori lavoratrici e lavoratori dipendenti con almeno un figlio minore di 14 anni potranno avere ancora diritto a svolgere la prestazione in modalità agile, anche in assenza degli accordi individuali e con il solo obbligo da parte del datore di lavoro di assolvere agli obblighi informativi previsti dagli articoli da 18 a 23 della legge 81/2017 a condizione che: 

- nel nucleo familiare non vi sia altro genitore beneficiario di strumenti di sostegno al reddito, in caso di sospensione o cessazione dell’attività lavorativa;
- non vi sia un genitore non lavoratrice/lavoratore;
- che tale modalità sia compatibile con le caratteristiche della prestazione

Problema coperture nel privato

I nodi che restano da sciogliere sono: la possibilità di prorogare lo smart working anche per il pubblico impiego, la possibile esenzione dei fringe benefit anche dagli oneri contributivi e la decontribuzione per le assunzioni delle badanti, su cui si attende il parere della commissione Bilancio. Al termine dell'esame del provvedimento la commissione voterà il mandato al relatore, mentre l'arrivo in Aula del decreto è previsto per mercoledì 14 giugno. Secondo i conteggi della Ragioneria generale dello Stato servirebbero una trentina di milioni, soprattutto per coprire i lavoratori fragili della scuola. Professori e professoresse, per lo più, che non possono andare al lavoro perché rischierebbero per la loro salute.

Accordi indivduali

Se da qui al 30 giugno non ci fossero ulteriori interventi legislativi per prorogare la possibilità di ricorrere al lavoro agile per i lavoratori fragili, quest'ultimi dovrebbero tornare in via generale al lavoro in presenza. O meglio, il ricorso allo smart working verrebbe regolato, come già avviene per gli altri lavoratori, esclusivamente dagli accordi individuali tra amministrazione pubblica (o azienda) e lavoratori, secondo quanto previsto dalla legge 81/2017 e dal Protocollo nazionale sul lavoro in modalità agile.