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Sonia Bruganelli: «Tornerei al Grande Fratello Vip solo per tanti soldi. Chi vincerà? O Nikita o Oriana»

Il fatto che il Grande Fratello Vip si avvii alla conclusione non rappresenta per Sonia Bruganelli né un cruccio né un evento da accompagnare con uno strascico di nostalgia, visto che l'impegno che dedica quotidianamente alla società di produzione SDL la assorbe come non mai. «Stiamo per iniziare a registrare Ciao Darwin, il grosso delle mie giornate lo vivo qui, vedendo e coordinando i vari settori del programma», specifica Sonia al telefono dagli Studi Elios, affaticata da un nervo sciatico dolorante che sta curando con delle punture. «Puoi avere questo dolore o se sei una sportiva o se hai superato i 45 anni: mi piace pensare che ce l'abbia perché faccio tanta attività fisica», puntualizza Bruganelli scandendo le parole come se fosse sul palco di un teatro, pronta a parlare di tutto senza mai tirarsi indietro, con la stessa grinta e la stessa incuranza delle conseguenze che ha dimostrato di avere come opinionista.

Dopo sette mesi, il Grande Fratello Vip si congeda dal pubblico: com'è vedere la luce alla fine del tunnel?
«Quest'anno è stato molto intenso anche se, conoscendo già le dinamiche, sono riuscita a entrare più dentro le caratteristiche dei personaggi. L'ho seguito molto più dell'anno scorso anche se l'ultimo mese è stato faticoso, tra varie eliminazioni e vari comunicati».

Si riferisce alla moltitudine di concorrenti squalificati di recente e andati via dall'oggi al domani?
«L'unico che se ne è andato dall'oggi al domani è stato Daniele. Essendo il reality in diretta, c'è sempre il rischio che una notizia del genere possa essere accolta da toni esasperati ed esacerbati. Dopo sei mesi di clausura sarebbe anche normale: Daniele è arrivato stanco, e penso che abbiano voluto tutelarlo così come Donnamaria, una persona che prima parla e poi pensa. Sono ragazzi che non fanno televisione di mestiere e che sono stati chiamati anche per questo».

Di fronte a un reality così lungo è logico aspettarsi che arrivino in fondo i concorrenti più resistenti: è stato così in questo caso?
«No, la più resistente secondo me è Nikita. Rifletto sul fatto che molti concorrenti se la sono presa quando sottolineavo che erano lì per vincere: io non conosco le persone, ma solo i giocatori - a parte Milena Miconi - e giudico sulla base di questo. Non credo che siano arrivati i più resistenti, ma il più furbo, quella che si è legata al più furbo, quello che si è messo meno nelle condizioni di discutere: alla finale sono arrivate varie dinamiche di gioco. In futuro penso che il concorrente che dirà subito di essere lì per vincere vincerà».

Se ricorda, è successa una cosa del genere con Walter Nudo alla prima edizione dell'Isola dei Famosi.
«Lo aiutò fare un po' il Robinson Crusoe, togliendosi dai meccanismi della competizione».

Sonia Bruganelli nello studio del Grande Fratello Vip 7

Sonia Bruganelli nello studio del Grande Fratello Vip 7

Tagliamo la testa al toro: chi meriterebbe di vincere il Grande Fratello Vip 7?
«Non so se posso dirlo: per motivi diversi meriterebbero Nikita, perché è quella che è riuscita a rimanere fredda e a gestire tutto senza mai urlare, e Oriana, che io non amo ma che ha creato l'apocalisse non appena è entrata. Avrei detto anche Tavassi se fosse rimasto quello che era quando è entrato».

Antonella Fiordelisi avrebbe meritato di arrivare alla fine?
«Secondo me sì. Il problema, come ho già detto a lei, è che, se scegli di incarnare l'antagonista, devi avere le spalle molto larghe per reggere quando non ti vogliono o ti escludono. Lei era troppo piccola e troppo poco matura per rendersi conto che quel percorso, così come lo ha fatto Soleil, non è per tutti: non puoi piangere per qualsiasi cosa con questa premessa, ed è per questo che l'ho aiutata. Ho apprezzato che avesse scelto una strada così perigliosa».

Pensa che Orietta Berti sia stata troppo dura con lei?
«Orietta l'ho conosciuta quest'anno, è una donna particolare. Ha dichiarato subito di avere una passione per il sesso maschile e le ultime volte, quando ha detto quelle cose ad Antonella, ho provato a dirle che stava esagerando: l'ha reputata più forte di quello che era. Antonella ci è rimasta male perché è piccola e fragile. Orietta si è affezionata, però, a Oriana, anche se, alla fine dei conti, lei che sembrava la più dolce è cambiata in corsa mentre io, a oggi, mi preparo a lasciare la poltrona di opinionista come quella più buona».

È indubbio che lei funzioni molto bene in tv: secondo lei perché?
«In questo ruolo funziono perché sono una persona di rottura, abbastanza schietta e diretta. Non essendo il mio lavoro faccio un po' come Donnamaria: prima parlo e poi penso. Mi do tanto perché, se faccio una cosa e ci credo, voglio arrivare fino in fondo. Voglio bene a quei ragazzi, ci ho messo l'anima».