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Superbonus prorogato fino al 30 settembre e crediti spalmati "fino a 20 anni"

le novità

La proroga dell'incentivo non riguarda tutti anche se, in compenso, dovrebbero esserci tempi più lunghi per "spalmare" le detrazioni: le ultime notizie

Il Superbonus al 110 per cento ha una nuova data di scadenza, ma non per tutti. In più, dovrebbe esserci la possibilità di poter spalmare su più anni le detrazioni, "fino a vent'anni", come indicato dal ministro dell'Economia e delle finanze Giancarlo Giorgetti, e di usufruire di cessioni e sconti in fattura grazie a una sanatoria. In commissione finanze alla Camera si continua a lavorare per portare il testo del decreto sul Superbonus in aula: vediamo quali sono le ultime notizie. 

Cessioni e sconti in fattura, la mini-sanatoria

Un emendamento riformulato del relatore, Andrea de Bertoldi - Fratelli d'Italia - per salvare le cessioni e gli sconti in fattura relativi alle spese effettuate nel 2022. La previsione consente a chi non ha concluso il contratto di cessione entro la scadenza di venerdì 31 marzo di effettuare la comunicazione all’Agenzia delle Entrate con una piccola sanatoria, una "remissione in bonis", entro il 30 novembre, pagando una sanzione di 250 euro.

La soluzione eviterebbe che centinaia di milioni di euro vadano in fumo, superando il termine che era stato fissato dall'ultimo decreto Milleproroghe. La riapertura dei termini sarà disponibile solo per le cessioni effettuate a favore di banche, società appartenenti a gruppi bancari, intermediari finanziari e assicurativi. Escluse le cessioni a privati. Così come le cessioni effettuate da imprese che hanno concesso lo sconto in fattura.

La nuova data di scadenza del Superbonus

La commissione finanze della Camera ha dato il via alla proroga del Superbonus, ma solo per alcune categorie. Potranno infatti fruirne le villette, ma solo quelle che abbiano concluso almeno il 30 per cento dei lavori entro il 30 settembre 2022, di concludere le spese per beneficiare dell'agevolazione al 110 per cento fino al 30 settembre 2023. L’emendamento è stato approvato nella riformulazione proposta a voce dal sottosegretario all'Economia, Federico Freni, che proroga il termine finale dal 30 giugno al 30 settembre.

IN più, via libera in commissione anche a una serie di correzioni condivise tra maggioranza e opposizioni, per escludere dei casi di concorso nelle violazioni previste per le cessioni dei crediti, anche con integrazione della documentazione richiesta al cedente. Conferme per la cessione per ex Iacp, Onlus, lavori in 'sismabonus' e aree colpite dagli sismici nelle Marche.

Per consentire a governo e maggioranza di trovare gli ultimi accordi, il testo è atteso in Aula con qualche giorno di ritardo rispetto al calendario originario. Tra le novità potrebbero esserci di tempi più lunghi per le detrazioni, "Fino a venti anni", come ha annunciato il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti.

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