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Toshiba: il Cda dà via libera alla proposta di acquisto da 15 miliardi di dollari

Dopo gli scandali contabili e di governance e le perdite da record per Toshiba arriva il momento della svolta. Il consiglio di amministrazione della società ha detto sì alla proposta di acquisizione ricevuta dal consorzio di aziende guidato da Japan Industrial Partners, società di private equity che ha messo sul piatto 2 trilioni di yen, 15,3 miliardi di dollari. Lo riferisce il quotidiano finanziario giapponese Nikkei secondo cui il futuro acquirente dovrebbe realizzare l’operazione attraverso un’offerta pubblica di acquisto per poi procedere ad un delisting di Toshiba. 

Toshiba: dagli scandali alla vendita

L’offerta da 15,3 miliardi rappresenta un premio di circa il 9,6% rispetto al prezzo di chiusura di Toshiba di giovedì. L’ufficialità non c’è ancora, ma l’annuncio potrebbe arrivare nelle prossime ore. Secondo i dati Refinitv, se la transazione andrà in porto diventerà la terza maggiore acquisizione realizzata a livello globale nel 2023.

Interpellata da Reuters, Toshiba, un conglomerato tentacolare le cui attività comprendono l’energia nucleare, la tecnologia della difesa e che possiede il 40% del produttore di chip di memoria Kioxia Holdings, ha rifiutato di commentare.

Sono una ventina le società, tutte giapponesi, che hanno aderito al consorzio guidato da Japan Industrial Parten. Tra esse figurano Orix, Rohm e Chubu Electric Power. 

L’acquisizione potrebbe finalmente porre fine ad anni di turbolenza che hanno coinvolto l’azienda giapponese, tra cui gli scandali che l’hanno messa in difficoltà e avviata verso la vendita. Il management di Toshiba, il governo giapponese e la grande percentuale di azionisti stranieri dell’azienda sono stati in disaccordo sul futuro dell’azienda, con investitori attivisti che cercano di massimizzare i rendimenti mentre lo stato ha dato la priorità a tenere le tecnologie e le attività sensibili fuori dalle mani straniere, fa sapere Bloomberg.