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"Violenza di genere e non solo": grande partecipazione al convegno del Rotary Club Salerno Nord Due Principati

Cronaca

A promuovere l'iniziativa, che ha visto molte testimonianze, il presidente Angelo Gentile

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di SalernoToday

Il Rotary è contro la violenza e insieme ci impegneremo affinché non accadano questi atti disumani perpetrati ai danni delle donne, ha detto il Presidente del Club Angelo Gentile promotore del convegno dal tema “VIOLENZA DI GENERE E NON SOLO”, svoltosi mercoledì 29 marzo 2023. Di pari fermezza e convinzione sono state le parole del Presidente del RC Salerno Picentia Rocco Di Riso, in interclub per questo evento, dicendo che abbasseremo la guardia su questo tema solo quando e, speriamo al più presto, miglioreranno le statistiche nazionali. Maria Paola Adinolfi Presidente del Rotaract Salerno Nord dei due Principati, si è interrogata sul perché, nonostante la nostra società è così evoluta, leggiamo quasi quotidianamente ancora queste violenze. A portare i saluti del Sindaco di Baronissi, è stata la Vicesindaco Anna Petta, che ha sottolineato l’importanza di creare sinergie sul territorio anche con il Rotary, al fine di approfondire e combattere questo fenomeno giorno dopo giorno.Antonino Sessa Ordinario di Diritto Penale dell’Università degli Studi di Salerno in qualità di moderatore, ha avviato i lavori con una profonda riflessione e cioè che, malgrado il Codice di Procedura Penale sia stato aggiornato con articoli sempre più stringenti dal punto di vista sanzionatorio e non solo, quasi ogni giorno almeno una donna rimane vittima di violenze e,così dicendo, ha passato il microfono alla signora Filomena Lamberti vittima di violenza domestica da parte del marito.

La signora Lamberti ha voluto raccontare la sua drammatica esperienza che, per sua stessa ammissione, è uguale per modalità e dinamica a quella di tante altre donne abusate. “Sono stata una donna innamorata ed ho sopportato la gelosia di mio marito e quindi ho accettato tutto le sue richieste per ben 30 anni; non mi sono mai ribellata e non ho mai denunciato per il rischio che i miei 3 figli venissero allontanati dalla nostra famiglia dai Servizi Sociali. Ero sola come succede in tutti i casi di violenza domestica: nessun parente, nessun vicino a venire in aiuto. Sono stata ustionata con l’acido alle quattro di mattina del 28 maggio 2012 dopo aver manifestato la volontà di separarmi e, come se non bastasse, ho subito un processo rapidissimo grazie al patteggiamento della pena per mio marito, di soli 18 mesi di carcere. Si deve lavorare sulle donne per fare capire che quello non è amore e denunciare senza troppo aspettare”. Ed ecco perché, armata di tanto coraggio, ha descritto in un libro dal titolo “Un’altra vita”, la sua biografia per evitare il ripetersi di tale efferata violenza su altre donne.

Martina Guariglia, Avvocata Responsabile Legale del Centro Antiviolenza “Spazio Donna” di Salerno ha parlato di doppia violenza subita dalla signora Lamberti ovvero, la prima ricevuta dal marito e la seconda dalla Giustizia che, in quel preciso momento storico, non ha reso merito alla signora condannando il marito ad una pena non adeguata. L’Avvocata ha proseguito nel descrive l’attività dell’Associazione che accoglie, accompagna e sostiene le vittime dal punto di vista psicologico, legale e altro ancora come organizzare Corsi di alfabetizzazione economica per il reinserimento delle vittime nel mondo del lavoro.Ha concluso dicendo che, nonostante l'inasprimento della pena, i numeri sono ancora altissimi e pertanto l'unica soluzione per evitare altri abusi è la prevenzione nelle scuole sensibilizzando i ragazzi fin da piccoli.Sonia Sorgente Psicologa, ha citato la dichiarazione dell'ONU del 1993, la quale definisce la violenza contro le donne “qualsiasi atto di violenza di genere che provoca o che possa provocare danni fisici, sessuali o psicologici alle donne, incluse le minacce di tali atti, la coercizione o la privazione arbitraria della libertà, sia che si verifichi nella vita pubblica o privata”.La Dottoressa ha riportato altri dolorosi casi da lei attenzionati descrivendo la violenza in tutte le sue forme: Fisica, Sessuale, Psicologica fatta di divieti e critiche di qualsiasi genere ma anche annientamento psicotico (goccia a goccia) ed Economica (non lasciando la libertà di lavorare) per la gelosia sempre presente come costante di tutti i casi. Altra costante è la Dispercezione delle vittime ovvero il non percepire questa violenza come tale.

Anche i maschi subiscono violenza per mano delle mogli e così pur i genitori da parte dei figli. Giacomo Gatto, Addetto Stampa della “Salerno Rugby”, Associazione Rugby di Mercato S. Severino (SA), ha parlato del disagio sociale che alcuni giovani vivono e che spesso porta a far uso di alcool e droghe con violenze sui coetanei. Quindi noi, della “Salerno Rugby”, vogliamo dare il nostro piccolo contributo aiutando le famiglie spesso assenti e la scuola mediante lo sport, favorendo la crescita e la formazione dei ragazzi alle regole della vita. Il nostro contributo, oltre che accogliere ragazzi di ogni età passa anche attraverso un Concorso contro il Bullismo aperto ai giovani del territorio con età fino a 16 anni. I ragazzi delle scuole dovranno preparare alcuni elaborati sul tema del bullismo. Carmine de Blasi, Responsabile del Consorzio per le Politiche Sociali di 6 Comuni della Valle dell'irno, ha illustrato che dal 2015 i Comuni della Campania hanno istituto i Centri Antiviolenza per gestire appunto i casi di violenza sulle donne passando attraverso l'accoglienza e il reinserimento nel mondo del lavoro delle vittime.La violenza è un fenomeno trasversale anche alle migliori famiglie ha proseguito, perché la battutina a tavola invoglia e invita i figli a fare violenza fuori casa.Come riconoscere una violenza? Quando si comincia ad avere paura di chi ti sta a fianco quello è il momento di avere paura e allarmarsi, denunciando i carnefici.Inoltre, ha riferito, che tutte le soluzioni finora adottate non hanno sortito alcun effetto visto le statistiche in netta ascesa e quindi, l’unica soluzione percorribile è fare prevenzione sul campo. Francesco Schiaffo Ordinario di Diritto Penale dell’Università degli Studi di Salerno, ha parlato di doveri di solidarietà sociale ma anche culturale per rimuovere le motivazioni dei fatti accaduti e riportati dalla signora Lamberti. Ha parlato come di “pugni allo stomaco” che ognuno di noi ha ricevuto durante il toccante racconto iniziale. Dobbiamo prevenire detti fenomeni, a mezzo delle politiche sociali, mettendo in campo risorse per fare cultura a partire dalla battutina che diventa uno stereotipo acquisito dal figlio che ascolta a tavola. La curva degli omicidi è diminuita ma, la violenza sulle donne è maledettamente cresciuta ha sottolineato il Professore, ed è qui che dobbiamo incidere passando attraverso i bambini in quanto vere e proprie spugne che assorbono tutto ciò che ascoltano. Solo così si può interrompere questo circolo vizioso che, partendo dalla battutina porta alla violenza di genere. Quindi parliamone a scuola perché è il terreno dove si può lavorare meglio.Il Professore Sessa, dopo aver magistralmente moderato gli interventi degli illustri Relatori ha evidenziato come tutti i suggerimenti convergono sulla Prevenzione e sulla Informazione nelle scuole ed ha concluso i lavori dicendo che anche l'Ordinamento Giudiziario, deve prevedere altre misure per il contenimento di questo fenomeno affinchè casi come quelli descritti vengono azzerati o quanto meno limitati.

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