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Violenza in classe, la ricerca: 1 studente su 3 ha assistito a uno scontro tra un compagno e il professore

Aumentano sempre più i casi di violenza contro professori e personale scolastico. Tanto che lo scorso febbraio dal ministero dell’Istruzione e del Merito è arrivata una circolare che ricorda ai direttori degli uffici scolastici quali sono le «istruzioni operative» da seguire nel caso di aggressione.

A studiare il fenomeno è stato il portale Skuola.net, indagando su un campione di 1.800 ragazze e ragazzi delle scuole superiori, secondo cui, soltanto dall’inizio di quest’anno scolastico, circa 1 studente su 5 dice di aver assistito «a uno scontro frontale tra un suo compagno e il professore di turno mentre si trovavano in classe». In un caso su tre si tratta di episodi sistematici e non isolati.

Se consideriamo anche i passati anni scolastici, 1 alunno su 3 almeno una volta nella sua carriera di studente ha dovuto fare i conti con manifestazioni di violenza da parte di un alunno della propria classe, rivolti ad un docente. Secondo questi dati quest’anno gli episodi registrati sono stati di gran lunga superiori che in passato. Nella stragrande maggioranza dei casi (70%) si tratta di aggressioni che si fermano sul piano verbale, come insulti, risposte fuori luogo, proteste rumorose. Il 18% racconta soprattutto di aggressioni “fisiche” – lancio di oggetti, faccia a faccia, mani addosso - e un altro 12% denuncia un mix tra parole pesanti e affronti a corta distanza. Di solito viene preso di mira un solo docente: così racconta il 64% degli studenti che a scuola hanno assistito agli attacchi verso i professori.

il 40% dei ragazzi che hanno condiviso episodi violenti dice che durante lo svolgersi dei fatti «qualcuno si è occupato di riprendere la scena». E, tra loro, oltre l’80% sostiene che «la “sfida” è stata creata o perlomeno resa più scenografica proprio per essere filmata». Il che spiega perché le immagini finiscono su un social network, a disposizione di una platea allargata (56%), oppure su un chat scolastica (20%) o di classe (16%).