Holy See
This article was added by the user . TheWorldNews is not responsible for the content of the platform.

Viaggio Apostolico di Sua Santità Francesco in Portogallo in occasione della XXXVII Giornata Mondiale della Gioventù (2 – 6 agosto 2023) - Via Crucis con i Giovani nel Parque Eduardo VII

Via Crucis con i Giovani nel Parque Eduardo VII

Discorso del Santo Padre

Traduzione in lingua italiana

Questo pomeriggio, il Santo Padre Francesco ha lasciato la Nunziatura Apostolica e si è trasferito in auto nel Parque Eduardo VII dove, dopo aver effettuato alcuni giri in papamobile tra i giovani, alle ore 18.10 (19.10 ora di Roma), ha presieduto la Via Crucis con circa 800.000 mila giovani presenti.

Quindi, prima dello svolgimento della Via Crucis, della preghiera, della benedizione finale e dell’esecuzione di un canto, Papa Francesco ha pronunciato il Suo discorso

Al termine, il Papa ha fatto rientro alla Nunziatura Apostolica di Lisbona.

Pubblichiamo di seguito il discorso che il Santo Padre ha pronuncia nel corso della Via Crucis con i Giovani:

Discorso del Santo Padre

Queridas hermanas y hermanos: ¡buenas tardes!

Ustedes hoy van a caminar con Jesús. Jesús es el Camino y vamos a caminar con Él, porque Él caminó. Cuando estuvo entre nosotros, Jesús caminó. Caminó, curando a los enfermos, atendiendo a los pobres, haciendo justicia, caminó predicando, enseñándonos. Jesús camina, pero el camino que más está grabado en nuestro corazón es el camino del Calvario, el camino de la Cruz. Y hoy ustedes van con la oración, nosotros, yo también, con la oración van a renovar el camino de la Cruz. Y miremos a Jesús que pasa y caminemos con Él. El camino de Jesús es Dios que sale de sí mismo, sale de sí mismo para caminar entre nosotros. Eso que escuchamos tantas veces en la Misa: “El Verbo se hizo carne y caminó entre nosotros”. ¿Se acuerdan? Y el Verbo se hizo hombre y caminó entre nosotros. Y eso lo hace por amor. Y eso lo hace por amor. Y la Cruz que acompaña cada Jornada Mundial de la Juventud es el ícono, es la figura de este camino. La Cruz es el sentido más grande del amor más grande, ese amor con que Jesús quiere abrazar nuestra vida. ¿Nuestra? Sí, pero la tuya, la tuya, la tuya, la de cada uno de nosotros. Jesús camina por mí. Lo tenemos que decir todos. Jesús empieza este camino por mí, para dar su vida por mí. Y nadie tiene más amor que el que da la vida por sus amigos, el que da la vida por los demás. No se olviden esto. Nadie tiene más amor que el que da la vida, y esto lo enseñó Jesús. Por eso, cuando miramos al Crucificado, que es tan doloroso, una cosa tan dura, vemos la belleza del amor que da su vida por cada uno de nosotros.

Decía una persona muy creyente una frase que a mí me tocó mucho. Decía así: “Señor, por tu inefable agonía, puedo creer en el amor”. “Señor, por tu inefable agonía, puedo creer en el amor”. Y Jesús camina, pero espera algo, espera nuestra compañía, espera que miremos. No sé, espera abrir ventanas de mi alma, de tu alma, del alma de cada uno de nosotros. ¡Qué feas son las almas cerradas, que siembran para adentro, sonríen para adentro! No tienen sentido. Jesús camina y espera con su amor, espera con su ternura, darnos consuelo, enjugar nuestras lágrimas.

Yo les hago una pregunta ahora, pero no la contesten en voz alta, cada uno se la contesta a sí mismo: ¿yo lloro de vez en cuando? ¿Hay cosas en la vida que me hacen llorar? Todos en la vida hemos llorado, y lloramos todavía. Y ahí está Jesús con nosotros, Él llora con nosotros, porque nos acompaña en la oscuridad que nos lleva al llanto.

Voy a hacer un poquito de silencio y cada uno le diga a Jesús por qué llora en la vida, cada uno de nosotros se lo dice ahora, en silencio.

(Momento de silencio)

Jesús, con su ternura, enjuga nuestras lágrimas escondidas. Jesús espera colmar, con su cercanía, nuestra soledad. ¡Qué tristes son los momentos de soledad! Él está ahí, Él quiere colmar esa soledad. Jesús quiere colmar nuestro miedo, tu miedo, mi miedo, esos miedos oscuros los quiere colmar con su consolación, y Él espera a empujarnos, a abrazar el riesgo de amar. Porque ustedes lo saben, lo saben mejor que yo: amar es riesgoso. Hay que correr el riesgo de amar. Es un riesgo, pero vale la pena correrlo, y Él nos acompaña en esto. Siempre nos acompaña. Siempre camina. Siempre, a lo largo de la vida, está junto a nosotros. Yo no quisiera abundar más cosas. Hoy vamos a hacer el camino con Él, el camino de su sufrimiento, el camino de nuestras ansiedades, el camino de nuestras soledades.

Ahora, un segundito de silencio y cada uno de nosotros piense en el propio sufrimiento, piense en la propia ansiedad, piense en las propias miserias. No tengan miedo, piénsenlas, y piensen en las ganas de que el alma vuelva a sonreír.

(Minuto de silencio)

Y Jesús camina a la Cruz, muere en la Cruz para que nuestra alma pueda sonreír. Amén.

[01190-ES.02] [Texto original: Español]

Traduzione in lingua italiana

Cari fratelli e sorelle, buona sera!

Oggi camminerete con Gesù. Gesù è la Via e noi cammineremo con Lui, perché Lui cammina. Quando era tra noi, Gesù ha camminato, ha camminato curando i malati, assistendo i poveri, facendo giustizia… ha camminato predicando, insegnandoci. Gesù cammina, ma il cammino che più è inciso nel nostro cuore è il cammino del Calvario, la via della Croce. E oggi voi, noi, io pure, con la preghiera rinnoveremo la via della Croce. E guarderemo Gesù che passa e cammineremo con Lui. Il cammino di Gesù è Dio che esce da sé stesso, esce da sé stesso per camminare tra noi. Quello che ascoltiamo tante volte nella Messa: “E il Verbo si fece carne e camminò tra noi”. Ricordate? E il Verbo si fece uomo e camminò tra noi. E questo lo fa per amore. Lo fa per amore. E la Croce che accompagna ogni Giornata Mondiale della Gioventù è l’icona, è la figura di questo cammino. La Croce è il senso più grande dell’amore più grande, l’amore con il quale Gesù vuole abbracciare la nostra vita. La nostra? Sì, la tua, la tua, la tua, quella di ciascuno di noi. Gesù cammina per me. Dobbiamo dirlo tutti. Gesù intraprende questo cammino per me, per dare la sua vita per me. E nessuno ha più amore di chi dà la vita per i suoi amici, di colui che dà la vita per gli altri. Non dimenticate questo: nessuno ha più amore di chi dà la vita, e questo lo ha insegnato Gesù. Per questo, quando guardiamo il Crocifisso, che è tanto doloroso, una cosa così dura, vediamo la bellezza dell’amore che dà la sua vita per ciascuno di noi.

Diceva una persona molto credente una frase che mi ha colpito molto. Diceva così: “Signore, per la tua ineffabile agonia posso credere nell’amore”. Signore, per la tua ineffabile agonia posso credere nell’amore. E Gesù cammina, ma aspetta qualcosa, aspetta la nostra compagnia, aspetta che guardiamo… Non so, aspetta di aprire le finestre della mia anima, della tua anima, dell’anima di ciascuno di noi. Come sono brutte le anime chiuse, che seminano dentro e sorridono dentro! Non ha senso. Gesù cammina e aspetta con il suo amore, aspetta con la sua tenerezza, per darci consolazione, per asciugare le nostre lacrime.

Ora vi faccio una domanda, però non rispondete a voce alta: ciascuno risponda dentro di sé. Io piango, qualche volta? Ci sono cose nella vita che mi fanno piangere? Tutti nella vita abbiamo pianto, e piangiamo ancora. E lì c’è Gesù con noi, Lui piange con noi, perché ci accompagna nell’oscurità che ci porta al pianto.

Facciamo un po’ di silenzio, e ciascuno dica a Gesù per che cosa piange nella vita; ciascuno di noi lo dica a sé stesso, adesso, in silenzio.

[momento di silenzio]

Gesù, con la sua tenerezza, asciuga le nostre lacrime nascoste. Gesù vuole riempire, con la sua vicinanza, la nostra solitudine. Come sono tristi i momenti di solitudine! E Lui è lì, Lui vuole colmare questa solitudine. Gesù vuole colmare la nostra paura, la tua paura, la mia paura, quelle paure oscure vuole colmarle con la sua consolazione; e aspetta di spingerci ad abbracciare il rischio di amare. Perché, voi lo sapete, lo sapete meglio di me: amare è rischioso. Bisogna correre il rischio di amare. È un rischio, ma vale la pena correrlo, e Lui di accompagna in questo. Sempre ci accompagna, sempre cammina, sempre, durante la vita, è vicino a noi.

Non vorrei dire tante cose in più. Oggi faremo il cammino con Lui, il cammino della sua sofferenza, il cammino delle nostre ansie, il cammino delle nostre solitudini.

Adesso facciamo un secondo di silenzio e ciascuno di noi pensi alla propria sofferenza, pensi alla propria ansia, pensi alle proprie miserie. Non abbiate paura, pensateci, e pensate anche al desiderio che l’anima torni a sorridere.

[momento di silenzio]

E Gesù cammina con la Croce, muore sulla Croce, perché la nostra anima possa sorridere. Amen.

[01190-IT.02] [Testo originale: Spagnolo]

[B0457-XX.02]